A CIVITANOVA (MC) OPERAZIONE CONTRO IL CAPORALATO

A CIVITANOVA (MC) OPERAZIONE CONTRO IL CAPORALATO

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Erano al lavoro nelle campagne tra montelupone e recanati i 62 braccianti agricoli finiti al centro del  blitz effettuato dai carabinieri della compagnia di Civitanova Marche con collaborazione con il nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Macerata. L’operazione, finalizzata al contrasto del caporalato e dello sfruttamento della manodopera, era partita mesi fa. Poi nelle scorse ore i controlli nelle campagne che hanno portato alla scoperta dei 62 immigrati di nazionalità diverse, di cui sei irregolari perché con il permesso di soggiorno scaduto o negato per mancato accoglimento dello stato di rifugiato. Gli uomini dell’arma ne hanno trovati alcuni  all’interno di una rimessa, mentre gli altri erano ancora al lavoro in un campo per la raccolta degli ortaggi. I braccianti sono stati caricati su alcuni furgoni e scortati fino alla caserma dei carabinieri di Civitanova per gli accertamenti sulle loro posizioni e la  regolarità di permanenza nel territorio nazionale. Le operazioni sono state complesse poichè quasi tutti erano sprovvisti di documenti. Molti  sono risultati in carico presso delle onlus. Per loro è stata avviata la procedura di accertamento sulla permanenza nel territorio nazionale in collaborazione con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Macerata. Per tutti, comunque, sono in corso verifiche sulle corrette assunzioni, il rispetto delle retribuzioni orarie previste dal contratto di categoria, l’uso dei dispositivi di protezione e il rispetto delle visite mediche al fine di verificare che non si tratti di altri casi di “caporalato” come quelli emersi già emersi lo scorso 31 agosto quando, nella zona, erano stati trovati 13 braccianti costretti al lavoro nei campi di insalata anche per dieci o dodici ore, pagati cinque euro invece di dieci.