INCENDIO NEGLI STABILIMENTI MARVIT A OSIMO STAZIONE

INCENDIO NEGLI STABILIMENTI MARVIT A OSIMO STAZIONE

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E’ stata quasi sicuramente una scintilla prodotta da una fiamma ossidrica a scatenare l’incendio che ha semidistrutto la copertura della Marvit, una delle più grandi tornerie italiane di attrezzi metallici di precisione in via dell’Industria ad Osimo Stazione. Erano infatti in corso lavori di impermeabilizzazione a causa di infiltrazioni d’acqua. Il catrame e i pannelli solari hanno alimentato le fiamme divampate intorno alle 9,30. I vigili del fuoco, arrivati da quasi tutti i distaccamenti della regione, ci hanno messo ore a concludere l’intervento e serviranno giorni per bonificare l’area. La strada comunale che passa davanti allo stabilimento è stata riaperta solo nel pomeriggio. L’alta colonna di fumo nero che si è alzata era visibile da Ancona: sembra scongiurato il rischio ambientale – sul posto anche l’Arpam per le verifiche – ma il materiale bruciato è gomma. Immediatamente i 120 dipendenti, tra operai ed amministrativi, sono stati evacuati, per cui non ci sono ne feriti ne intossicati. Il titolare Ezio Marchetti parla di un danno di 400 mila euro solo per i pannelli solari, complessivo di qualche milione. L’interno del capannone è stato messo in sicurezza e non è rimasto coinvolto nell’incendio. C’era apprensione per alcune bombole di acetilene utilizzate nella lavorazione dei metalli che sono state rimosse senza conseguenze. L’azienda era già stata pesantemente danneggiata dall’alluvione del 16 settembre 2006. L’intenzione è di ripartire immediatamente con le lavorazioni. La Marvit conta tre stabilimenti tutti vicini, l’ultimo dei quali non è ancora entrato in funzione.