1 AGOSTO AL VIA I SALDI ESTIVI

1 AGOSTO AL VIA I SALDI ESTIVI

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Quest’anno nelle Marche è il primo agosto la data ufficiale per il via ai saldi estivi.

Rinviati a causa dell’emergenza sanitaria, in alcune regioni sono già partiti e comunque hanno finito per coincidere con i giorni più caldi di questa estate e, magari, questo sarà un incentivo a comprare capi nuovi e, forse, saranno smentite le stime di  Confcommercio secondo le quali  quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà oltre il 40% in meno, in media 135 euro – meno di 60 euro pro capite .

Se si spenderà meno importante è, però, spendere bene.

Ecco allora il consueto vademecum per i consumatori.

Il commerciante è tenuto a darne comunicazione, con cartello apposto nel locale di vendita ben visibile dall’esterno e su tutti gli articoli in saldo è previsto l’obbligo del cartellino con il doppio prezzo e la percentuale di sconto.

Conservate sempre lo scontrino perché è necessario per l’eventuale cambio che il negoziante è obbligato a fare se l’articolo è difettoso e questo anche se il commerciante dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare.

Se il cambio non è possibile si ha diritto a riavere il denaro, non un buono.

Ci sono due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

Il consiglio poi è di stare in guardia se un negozio  è provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori, cosa improbabile a fine stagione, e da quelli troppo forniti, che potrebbero approfittare dei saldi per svuotare i magazzini piuttosto che per vedere le rimanenze della stagione in corso.

Sarebbe bene, prima dei saldi, fare un giro nei negozi, capire cosa comprare e verificare i prezzi.

In questo modo potremmo anche avere le idee più chiare ed essere meno influenzabili dal negoziante: cosa che rischia di farci tornare a casa con capi di cui non abbiamo affatto bisogno.

Diffidate poi degli sconti superiori al 50%, che possono  nascondere merce non proprio nuova, o prezzi vecchi gonfiati.

Preferiamo i negozi di fiducia e ricordiamoci che per la prova dei capi non c’è l’obbligo, decide il negoziante.

Il consiglio è, però, di diffidare di capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.