CHIUSI GLI IMPIANTI SCIISTICI FINO AL 5 MARZO: LA PROTESTA

CHIUSI GLI IMPIANTI SCIISTICI FINO AL 5 MARZO: LA PROTESTA

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Delusione e la sensazione di una profonda mancanza di rispetto: questo il sentimento di chi gestisce impianti sciistici. A Pintura di Bolognola, nel maceratese,  era tutto pronto per la riapertura, ma intorno alle 20 è arrivata la doccia gelata.

Operazioni che hanno un impatto economico. Oggi l’impianto era al completo avendo venduto skypass per il 30 per cento della capienza massima. Ma erano stati venduti circa 1000 skypass per l’intera settimana da rimborsare. Era stato assunto il personale, qui circa 20 persone, più i maestri di sci delle scuole

E poi ci sono i ristoranti, gli alberghi, i rifugi, la tavola calda, le scuole di sci: un indotto che non lavora da un anno, e in un territorio che era riuscito a risollevarsi dopo la distruzione del terremoto.

Stessa situazione sulle piste di Sarnano, Sassotetto, sul Monte Piselli ad Ascoli, sul Catria e il Carpegna nel pesarese.

In tanti sono arrivati comunque: per far divertire i bambini, per una ciaspolata, un po’ di sci di fondo o una semplice passeggiata.