Prosegue la problematica legata agli incidenti sul lavoro nella nostra regione: quello delle scorse ore che è costato la vita ad un 56enne di Porto Recanati, è purtroppo soltanto l’ultimo di una lunga serie nelle Marche, dove negli ultimi 10 anni, sono stati denunciati 212 000 infortuni lavorativi, di cui 338 mortali. Una vera e propria strage che deve essere fermata, sostiene la CGIL, che rimarca come la sicurezza sul lavoro, non debba essere solo uno slogan.
Di fronte a questi numeri, sostiene la segretaria regionale CGIL Daniela Barbaresi, non basta commuoversi e indignarsi, ma occorrono azioni forti e decisi da parte di tutti, dalle imprese alle istituzioni.
Alla regione, la CGIL chiede di intervenire subito, per garantire le risorse e soprattutto, gli organici necessari all’intensificazione dei controlli nelle aziende e nei cantieri.
