DELITTO DI CERRETO D’ESI, PARLA LA SORELLA DELLA VITTIMA

DELITTO DI CERRETO D’ESI, PARLA LA SORELLA DELLA VITTIMA

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Parole di dolore dolore, e rabbia, dolore per l’affetto della sorella strappato con violenza, rabbia per un delitto che forse poteva essere evitato. Raffaella Marruocco parla con calma della sorella di Concetta, uccisa in casa dal marito  Rocco Panariello da cui si stava separando dopo anni di violenze denunciate. Quell’uomo, padre dei tre figli della vittima, aveva l’obbligo di non avvicinarsi alla casa della moglie, ma proprio quella casa era il luogo dove Concetta si sentiva meno sicura. Lo testimonia un biglietto lasciato sul cancello da un’amica, che parla di presagio e oggi, Raffaella, ricorda come tante violenze siano state subite per anni in silenzio da Concetta, che solo dopo aver deciso di uscire da quell’incubo aveva denunciato, confidandosi. Violenze verbali e fisiche, che l’imposizione del braccialetto deciso dal giudice non ha impedito che avessero l’epilogo più drammatico . Troppo pochi  i 200 metri per far scattare l’allarme di avvicinamento, che rendono quasi ininfluente un possibile mal funzionamento!