SANITA’, LA CGIL BOCCIA IL MODELLO MARCHE

SANITA’, LA CGIL BOCCIA IL MODELLO MARCHE

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Il “Modello Marche”, presentato al G7 come esempio virtuoso di gestione sanitaria non convince i sindacati.

Lo ribadisce ai nostri microfoni la segreteria regionale della Cgil che, dati Istat alla mano, elenca le criticità della gestione Acquaroli. Questi evidenziano il numero crescente di persone che rinunciano alle cure dati i tempi delle liste d’attesa e, al contempo, uno scivolamento sempre più marcato verso la sanità privata.

Secondo la Cgil la realtà è totalmente diversa rispetto a quella raccontata dalla Regione Marche, questi giorni sotto i riflettori mondiali per l’incontro del Gruppo dei Sette. Un problema che non riguarda solo le Marche visto che, come ricorda lo stesso Sindacato, l’Italia detiene la spesa più bassa a livello europeo, insieme alla Spagna, per la sanità pubblica: oltre 3mila dollari annui in meno per abitante. Anche sulla prevenzione le Marche avrebbero molto da lavorare.