ROGO DOLOSO ALLA SIGILLA DI PESARO, IDENTIFICATI I 4 ESECUTORI MATERIALI

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A due mesi da quell’inferno di fuoco che aveva  divorato 2.500 metri di capannone  provocando fino  3,3  milioni di euro di danni, i responsabili del blitz incendiario allo scatolificio Sigilla di Pesaro  hanno finalmente un nome e un volto.  Si tratta di 4 pregiudicati di Cerignola, tra i 30  i 40anni   reclutati  in Puglia  per distruggere l’azienda di via Ricci che  produce imballaggi in cartone.

Per questo lo scroso 11 aprile erano partiti    con un’auto a noleggio alla volta di Pesaro, avevano forzato il portone d’ingresso  e appiccato le fiamme con liquido infiammabile. Ad incastrarli  la immagini delle telecamere di video sorveglianza  fuori e dentro lo stabilimento  e quelle poste lungo il tragitt . Tra targasystem e appostamenti i carabinieri dopo indagini lampo sono arrivati a loro chiudendo il cerchio attorno agli esecutori materiali   del blitz incendiario, un rogo doloso  per la  Procura  di Pesaro senza precedenti.

E sul movente ancora avvolto nel mistero  cercano di far luce  i catabinieri. L’azienda non aveva mai ricevuto minacce. Esclusa   la pista del racket.

Le indagini continuano  per risalire ai mandanti  che avrebbero assoldato i 4 presunti responsabili del blitz: uno di loro  è  rinchiuso in carcere a Foggia, uno agli arresti domiciliari e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre un altro è ancora ricercato. I carabinieri gli danno la caccia. Sull’inchiesta, tutt’altro che chiusa, rimangono accesi  i fari della Procura.

Il servizio in onda nel tg delle 17,30 di TV Centro Marche.