CORONAVIRUS  NUOVE DISPOSIZIONI

CORONAVIRUS NUOVE DISPOSIZIONI

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«Rimanete a casa», è questa la parola d’ordine, ma il nuovo provvedimento del governo restringe ancora di più gli spostamenti, visto che per muoversi, anche a piedi, sarà sempre necessario avere il  modulo dell’autocertificazione.

I controlli delle forze dell’ordine potranno essere effettuati anche successivamente.

Il giro di vite riguarda anche le aperture di negozi e attività commerciali  fino al 25 marzo.

Chi non rispetta le disposizioni rischia la denuncia in base all’articolo 650 del codice penale e per reati legati alla tutela della salute pubblica.

L’autocertificazione deve essere compilata anche per gli spostamenti a piedi. Se si tratta di spostamenti fissi (ad esempio per il lavoro o per l’assistenza a un familiare malato) si può utilizzare sempre lo stesso modulo indicando le cadenze. Se invece si tratta di spostamenti diversi bisogna compilarne uno ogni volta.

Sarà possibile andare al supermercato, ma gli ingressi dovranno essere contingentati e si dovrà tenere sempre la distanza di almeno un metro tra le persone. Saranno chiusi i mercati.

Si potrà andare in farmacia e nelle parafarmacie e recarsi dal medico, fare analisi ed altri esami diagnostici.

Non si può entrare nelle sale d’attesa dei pronto soccorso, nelle case di riposo per anziani e negli hospice a meno che non ci siano gravi motivi.

Si può uscire per assistere un familiare malato e, se i genitori sono separati, si potrà andare a prendere i figli.

In questo caso si potrà anche andare fuori del proprio Comune di residenza, ma sempre giustificando lo spostamento.

Tutti i negozi al dettaglio, ad eccezione di quelli di «pubblica utilità» ,saranno chiusi così come i centri commerciali che dovranno, però, consentire l’accesso ai supermercati interni.

Si può andare dal tabaccaio e fare benzina.

Si può andare dal meccanico, ma solo per  esigenze urgenti.

Si potranno comprare lampadine e altri articoli di ferramenta.

Chiusi ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie.

Sono aperti i bar negli ospedali purché garantiscano la distanza di sicurezza.

Sarà possibile ordinare cibo a domicilio, ma chi effettua la consegna dovrà mantenere la distanza di un metro e garantire le norme igienico-sanitarie per confezionamento e trasporto.

In autostrada o nelle strade a scorrimento si può andare nelle aree di servizio per comprare alimenti e bevande.

Si può prendere il treno e l’aereo se c’è un giustificato motivo per il viaggio.

All’interno delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti i bar possono rimanere aperti garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Si possono  utilizzare i mezzi pubblici, ma adesso saranno le amministrazioni locali a dover stabilire eventuali limitazioni che dovranno poi essere comunicate ai cittadini.

Gli sport motori al parco e da soli non sono vietati, ma la disposizione è di rimanere a casa e dunque si chiede di evitare qualsiasi spostamento.

Si può utilizzare la bicicletta per gli spostamenti necessari, ma è comunque sconsigliato anche per il rischio di incidenti.

Non si può uscire per andare a passeggiare.

È consentito portare a spasso il cane, ma solo nelle vicinanze della propria abitazione e comunque per un tempo limitato.

Si possono acquistare giornali e riviste.

Le edicole rimarranno aperte per garantire il diritto all’informazione.

Banche e uffici pubblici sono aperti, ma si potrà entrare scaglionati e mantenendo la distanza di un metro dagli impiegati.

Sono vietati gli assembramenti: quindi anche all’aperto bisogna mantenere la distanza di sicurezza.

È vietato andare a trovare amici e familiari a meno che non ci siano gravi motivi e sempre mantenendo la distanza di sicurezza e utilizzando guanti e mascherine.

Vietate cene e feste anche a casa e qualsiasi tipo di assembramento sia al chiuso sia all’aperto.

Chiusi i parrucchieri e i centri di estetica, teatri, cinema, musei, scuole e università.

Le chiese e tutti gli altri luoghi di culto sono aperti ma è vietato celebrare matrimoni e funerali.

Gli spostamenti per turismo sono vietati.

Soltanto in caso di grave emergenza (perdite di gas o di acqua) si può andare in una casa diversa da quella di residenza o domicilio.