MARCHE: IL PUNTO A 4 ANNI DAL SISMA

MARCHE: IL PUNTO A 4 ANNI DAL SISMA

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Mentre le Marche stanno uscendo dall’ emergenza sanitaria in regione si lavora anche per ripartire con la ricostruzione delle zone terremotate che da 4 anni aspettano una risposta, dalle scosse del 2016 che provocarono la morte solo nella nostra regione di 51 persone.

Così in queste ore a gestire le il post sisma è arrivata Silvia Moroni funzionario per l’amministrazione generale della Protezione Civile che prende il posto di David Piccinini, che resta dirigente della Protezione civile regionale.

Nel cambio al vertice non avrebbe pesato l’indagine che coinvolge quest’ultimo e che è relativa alla gestione dei subappalti delle

Soluzioni abitative d’emergenza (Sae), ma una necessità tecnica per velocizzare la ricostruzione .

La conferenza stampa oltre a presentare ufficialmente la Moroni è stata anche l’occasione per fare il punto dell’emergenza sisma. In particolare sono 26.201 le persone ancora sfollate nelle Marche (di cui 204 ospitate in hotel); 4118 vivono nelle 1.942 sae realizzate in 75 aree, o in container, 533 in abitazioni acquistate  del patrimonio cosiddetto ‘invenduto’.  20.993 sono invece  le persone che usufruiscono del Contributo di autonoma sistemazione. Complessivamente sono  49 mila 84 invece gli edifici evacuati  di cui oltre 47.503 inutilizzabili. Se la ricostruzione ancora non parte, ci sono anche situazioni come quella di Tolentino dove alle sae si è preferita la strada di costruire le case ex novo: qui l’investimento è di quasi 28 milioni di euro, ma la consegna slitta di anno in anno. Finora le spese sostenute per l’emergenza ammontano a un miliardo e 50 milioni di euro di cui 247 milioni per le Sae e 372 milioni per Cas. Proprio il contributo per l’ autonoma sistemazione  sarà al centro di un incontro tra Regione e Protezione civile nazionale la prossima settimana. Nel corso della conferenza stampa si è parlato anche della gestione delle macerie  ora di competenza del commissario Giovanni Legnini che deve fare i conti però con forti  difficoltà economiche. Al momento ne sono state rimosse  771, 651 tonnellate.