DOPO L’INFERNO IN A14, SCATTA LA POLEMICA SUL CAOS VIABILITA’

DOPO L’INFERNO IN A14, SCATTA LA POLEMICA SUL CAOS VIABILITA’

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Dopo  l’inferno di fuoco che si è scatenato ieri sull’A14  infuria la polemica sul caos viabilità lungo il tratto autostradale interessato dai lavori.

Ieri il  tamponamento tra 3  tir  lungo la corsia nord del tratto tra  Grattammare e  San  Benedetto   a seguito del quale uno dei mezzi  ha perso fuoco  causando la morte di due camionisti, uno jesino di 58 anni  e un  pescarese di 57.

In tilt   il traffico con   code   lunghe fino a  9 chilometri  che si sono riversate anche sulla statale adriatica.

La viabilità oggi  è ritornata alla  normalità anche se i vigili del fuoco hanno lavorato   fino a tarda notte  per mettere in sicurezza l’area dell’incidente.

Si transita tuttavia  con i soliti rallentamenti di sempre, dovuti  ai lavori in  quel tratto.

Intanto sale la rabbia dei sindaci della riviera.

“La  misura è colma è fa sapere  Pasqualino Piunti, primo cittadino di San  Benedetto. I lavori nel tratto Piceno dell’A14 che negli ultimi tre anni sono stati la concausa principale di tanti incidenti dovevano essere fatti da 15 anni”.

“Invece – accusa Piunti – si sono ridotti a farli adesso e in estate, con gravissimi danni innanzitutto in termine di vite umane, ma anche per l’economia del territorio. San Benedetto  e il  piceno in generale, non possono essere schiavi dell’A14”.